La LNI Savona e il progetto della vela paralimpica: “Ogni sabato in mare con persone con disabilità”

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La LNI Savona e il progetto della vela paralimpica: “Ogni sabato in mare con persone con disabilità”

L’attività paralimpica, con spazi e imbarcazioni adeguate, è tra le priorità della LNI Savona. L’ultimo Open Day con la partecipazione di 15 disabili ne è la conferma di un’attività talmente profilata da esser inserita tra i centri paralimpici della I-Zona FIV. Una crescita costante che, ai microfoni di SportAbility, hanno raccontato il presidente Gian Luca Arameo e il dirigente Franco Candellari.

“Proponiamo attività marinaresche e della vela a 360 gradi. Con quest’ultimo avvenimento con il comitato paralimpico abbiamo reso un servizio di vela per tutti in modo chiaro. Noi siamo strutturati anche per questo tipo di servizio. Da sempre la LNI è orientata a questa attività. Ci siamo strutturati un verricello per mettere a bordo della barca il disabile. Ci siamo dotati di una barca anche per il trasporto delle persone con disabilità anche in gruppo”. Sottolinea il presidente Arameo in apertura.

Poi il riferimento alle altre attività: “Per i ragazzi promuoviamo il canottaggio, abbiamo fatto e facciamo durante l’anno parecchie gare. Anche questo richiede un grosso sforzo organizzativo, un furgone a seguito, persone che seguono appunto i minori nelle loro attività. Ci siamo dotati anche di nuove imbarcazioni”; e alla collaborazione con le scuole del territorio: “Con le scuole abbiamo una fortissima collaborazione. Abbiamo, fatta eccezione per l’anno del Covid che ha fermato le attività, fatto corsi per 1180 bambini circa nel pre pandemia”.

Al “numero uno” della LNI Savona si accoda il dirigente Franco Candellari: “Dietro c’è un grosso lavoro. Per ogni persona disabile che arriva servono almeno tre organizzatori per la logistica e per l’aiuto a salire in barca, oltre agli istruttori”.

Il volto storico della sezione non nasconde la soddisfazione per l’open day: “L’open day è andato benissimo. Ci sono state quindici persone disabili e sono state molto contente. Qualcuna si è anche commossa, ci ha abbracciato. Diciamo che siamo molto contenti. Dopo l’open day c’è la possibilità di tornare in mare con noi. Noi ogni sabato mattina facciamo un’uscita a vela con i disabili, con i nostri che abbiamo conosciuto da bambini e con quelli che ogni tanto si aggiungono. Qualcuno ci abbandona per motivi di lavoro o di logistica ma noi tutti i sabati mattina, compatibilmente con le condizioni meteo, siamo in mare. Possono provare gli hansa e i 2.4. Con i primi devono avere l’istruttore vicino che insegna le istruzioni di base. Con i secondi invece sono più autonomi. Salgono in barca da soli e fanno anche delle mini regate da soli, chiaramente c’è sempre l’istruttore con il gommone che segue”.

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