
Ai microfoni di SportAbility, il presidente Biagio Parlatore e Alessandro Oddone, tecnico responsabile dell’attività paralimpica, hanno raccontato l’impegno dello Yacht Club Imperia. L’obiettivo è continuare a crescere e trasmettere un messaggio chiaro.
“Lo YC Imperia ormai dal 1962 promuove la vela. Negli ultimi dieci anni non abbiamo fatto altro che far crescere, per la nostra città, questo tipo di sport grazie anche alle autorità comunali e al porto che ci stanno sostenendo. Un grazie anche a tutti gli amici dello YC con cui organizziamo costantemente regate. A dicembre abbiamo la Winter Regata, ormai alla trentatreesima edizione, una regata classe 4.20-4.70 con partecipanti che vengono da tutta Europa. Anche lo scorso anno, nonostante la pandemia siamo riusciti a proseguire e la cosa ci ha premiato. Ci aspettiamo una quantità di barche esagerato”. Esordisce così il presidente Parlatore. Poi la riflessione sulla crescita paralimpica: “Per noi è importante che la vela sia aperta a tutti, come diceva il nostro presidente di Primazona. Anche le Paralimpiadi mostra uno sport a tutti gli effetti. Noi apriamo il nostro circolo e le nostre strutture per ospitare queste manifestazioni”.
L’impegno con la disabilità lo racconta nel dettaglio Alessandro Oddone: “L’attività paralimpica allo YC Imperia parte da lontano. Negli anni passati si è sempre collaborato con un’associazione che andava in mare. Per molto tempo si sono organizzati uscite per i non vedenti. Per cui abbiamo aderito molto volentieri all’iniziativa del comitato Primazona per quanto riguarda l’attività paralimpica delle Hansa e delle barche a chiglia, per cui si è cercato di organizzare uno degli eventi delle tappe del campionato Zonale. Lo abbiamo fatto in concomitanza con le regate di Match Race per i non vedenti. All’interno del circolo ci sono sia il nostro segretario che una nostra istruttrice che lavorano proprio nell’ambito dell’attività dedicata ai disabili. Il problema principale che stiamo cercando di affrontare quest’anno è quello di cercare di adeguare le strutture, soprattutto quelle per l’accesso al mare del velista con disabilità”.