
Al Circolo del Tennis di Loano, gestito dall’Asd Tennis e Sport Educativo Alberto Zizzini sta crescendo l’impegno per l’inclusione e per il sociale. Da sempre uno dei fondamenti dell’associazione, nell’ultimo periodo alcune tappe fondamentali dopo la pandemia. La società lavorando con il fiduciario wheechair, Riccardo Brunelli, per ripristinare il protocollo d’intesa tra il comitato paraolimpico, l’ASL 2 di Savona e l’unità spinale di Santa Corona già siglato prima della pandemia. Alberto Zizzini ha raccontato a SportAbility tutto il percorso dell’Asd Tennis e Sport Educativo.
Aprile intenso per la società che sta formando i suoi istruttori per avvicinare ragazzi in carrozzina o persone con disabilità intellettiva e relazionale:
“Noi abbiamo partecipato a un corso a Milano che è il primo corso di specializzazione per tennis con disabilità intellettiva e relazionale e la settimana prima avevamo organizzato qui a Loano, sempre tramite la Federazione, il corso per insegnanti di tennis in carrozzina. Da lì partiranno tutta una serie di iniziative sia per il tennis in carrozzina, sia per la disabilità intellettiva relazionale. Per il tennis in carrozzina abbiamo già in precedenza stipulato un accordo con l’unità spinale del Santa Corona, che prevedeva sedute di allenamento alternate tra circolo e la struttura, il tutto poi purtroppo è stato interrotto per il Covid. A partire da maggio, grazie al fiduciario del tennis in carrozzina Riccardo Brunelli, ricominceremo questa collaborazione e avremo gli amputati qui al circolo per fare tennis. Invece per quanto riguarda la disabilità stiamo aspettando le pratiche per l’iscrizione alla FISDIR e poi abbiamo preso contatti sia con le scuole che con alcune associazioni del territorio. Offriamo a questi bambini corsi a titolo completamente gratuito. Infine abbiamo anche dato la possibilità, se ci sono dei bambini ucraini colpiti dalla guerra, di usufruire della struttura, mettendo a disposizione i campi e gli istruttori del circolo a titolo gratuito. Questo è quello che di qui a poco vorremmo fare per quanto riguarda il tennis per i bambini. Un impegno a 360 °, noi crediamo molto in questo, la nostra associazione si chiama Tennis e sport educativo, siamo stati fin dall’inizio molto sensibili al discorso educativo e molto attenti al sociale”.
La sensibilità nei confronti di inclusione e disabilità è nata subito, appena insediati al Circolo di Loano. La partenza:
“Appena insediati qui al circolo nel 2019, abbiamo subito fatto un incontro con il primario dell’unità spinale, professor Massone, e dall’inizio siamo partiti con questa iniziativa. Siamo sensibili a queste tematiche da sempre e vorremmo ospitare raduni. Ho preso contatti con il professor Morganti, che ci ha fatto l’ultimo corso, per avere qui a Loano raduni per atleti con la sindrome di Down. Ospiteremo qui prima dell’inizio del torneo Garlenda, il Garlenda fa questo torneo da tanti anni ed è inserito nel circuito nazionale. Organizzeremo qualche seduta di allenamento per quel torneo come partenza, poi aspiriamo anche noi ad avere un torneo nostro il più presto possibile”.
Non solo campo. L’Associazione è pronta ad intervenire anche sull’impianto:
“È importantissimo fare sport. Noi doteremo la struttura di un bagno per disabili, che costruiremo a maggio. Faremo in modo di abbattere le varie architettoniche, metteremo le pedane e faremo una doccia a parte per avere l’accesso con le carrozzine. Insomma vogliamo anche migliorare la struttura affinché questi ragazzi possano trovarsi a loro agio. C’è anche un impegno per migliorare la struttura e garantire servizi migliori e adatti a questo tipo di richiesta”.
Il valore dello sport è universalmente riconosciuto, sia dal punto di vista fisico che da quello relazionale:
“È fondamentale fare sport ed è importantissimo soprattutto da un punto di vista relazionale. Ritengo che forse imparino più i normodotati nell’entrare a contatto con persone con disabilità piuttosto che l’opposto. Viviamo in una società dove le barriere ancora sono purtroppo tante e queste persone sono tenute spesso distanti. Lo sport e la scuola possono aiutare a migliorare le relazioni. Noi vogliamo proprio che i nostri ragazzi facciano esperienza con bambini che non sono diversi ma che hanno delle disabilità. Sono persone normalissime che spesso hanno anche un’umanità e una sensibilità superiori alla media”.
L’obiettivo per il prossimo futuro è fissato:
“Mi piacerebbe organizzare degli eventi importanti qui a Loano. Abbiamo assistito, per esempio, ad un filmato di un incontro di bambini down con il tennis. È una cosa incredibile dal punto di vista emotivo, cosa riescono a trasmettere e che cosa riescono a fare questi bambini con la racchetta. Mi piacerebbe portare un incontro importante, una manifestazione seria qui a Loano con questi con questi bambini, questi ragazzi protagonisti”.
INFORMAZIONI UTILI E CONTATTI
Sito: www.loano.tennis/ Facebook: Tennis e Sport Educativo Loano
Numero: 338 528 6806 Mail: info@loano.tennis
Simone Fargnoli