
Come ai Giochi Olimpici (con Marcell Jacobs e la staffetta 4×100) anche ai Giochi Paralimpici di Tokyo nel 2021 gli atleti azzurri ci hanno fatto sognare nella velocità.
Come già accadrà in chiave olimpica per Jacobs e per altri due componenti del quartetto italiano (Patta e Desalu), bagliori a cinque cerchi arriveranno sul rettilineo della Fontanassa di Savona anche direttamente dalle Paralimpiadi.
Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto in Giappone regalarono all’Italia una storica tripletta nella finale dei 100m categoria T63 (atleti con amputazione transfemorale su un solo arto inferiore): Ambra d’oro (con il record del mondo a 14”11), Martina argento e Monica bronzo. Quello che è stato il punto più alto dell’intera storia azzurra ai Giochi Paralimpici si riproporrà mercoledì 18 maggio nell’11esima edizione del Meeting internazionale Città di Savona – Memorial Giulio Ottolia, all’interno di un 100m femminile paralimpico inserito nel programma della tappa savonese del Continental Tour Challenger di World Athletics, a testimoniare la sensibilità di Savona verso la dimensione paralimpica dello sport.
Sottolineata anche dai Giochi Europei paralimpici giovanili ospitati nel 2017 ma anche dalla frequente partecipazione al meeting di Martina Caironi, che nell’edizione 2021 alla Fontanassa sfiorò il record del mondo T63 nel salto in lungo.
La presenza di Sabatini, Caironi e Contrafatto nel cast allestito dal direttore organizzativo Marco Mura porta non solo un palmares pesantissimo (3 ori, 3 argenti e 2 bronzi ai Giochi, 5 ori e 3 argenti ai Mondiali) ma anche storie significative da raccontare da parte di tre ragazze di età differenti (20 anni per Sabatini, 32 per Caironi, 41 per Contrafatto) e percorsi diversi (Sabatini e Caironi furono vittime di incidenti stradali mentre Contrafatto, Caporal Maggiore capo dell’Esercito, perse l’arto destro in Afghanistan) ma con lo stesso trampolino per spiccare il volo nello sport: una pista di atletica.