
In questi due difficili anni di pandemia, a soffrire di più per questo, a loro modo di vedere, incomprensibile isolamento, sono stati i bambini. I bambini con disabilità, vista la loro fragilità, sono stati colpiti maggiormente. La danza è un’attività motoria in grado di dare sensazioni positive dalle molteplici sfaccettature. E poter avviare allo sport, anche agonistico, bambini che devono ogni giorno affrontare i limiti imposti alle loro abilità speciali, “Ripartiamo a passo di d(ist)anza” diventa un concreto progetto di inclusione oltre che di necessario sostegno anche per le loro famiglie che possono aprirsi a qualcosa di inaspettatamente grande.
E’ un progetto realizzato mediante il Patto di sussidiarietà di Regione Liguria secondo
DGR 975/2020. Sport ed inclusione, oltre ogni barriera, grazie all’azione progettuale “Ripartiamo a passo di d(ist)anza” realizzato, nella macroarea della asl2 Savonese,
in collaborazione tra Associazione Seconda Stella a Destra ODV e ASD Semplicemente Danza di Savona.
“Senza musica, la vita sarebbe un errore”, scriveva Nietzsche e non aveva tutti i torti perché siamo dotati di un istinto naturale che ci porta a seguire il ritmo della musica. Infatti, la maggior parte dei bambini, si muovono e battono le mani quando sentono una canzone che gli piace. Si tratta di una risposta spontanea legata alla nostra necessità di comunicare ed esprimere le nostre emozioni attraverso il movimento e il nostro corpo.
Nel 2013 gli psicologi dell’Università di Örebro realizzarono un esperimento con un gruppo di adolescenti che soffrivano di stati d’ansia, depressione o stress, oltre a presentare sintomi psicosomatici come dolore al collo e mal di schiena. Alla metà di questi venne chiesto di frequentare due lezioni di ballo alla settimana, mentre gli altri proseguirono con la propria routine quotidiana. Dopo due anni, quelli che continuarono a seguire corsi i di danza (nei quali si dava enfasi al piacere del movimento piuttosto che alla prestazione), non solo mostrarono un significativo miglioramento dei sintomi psicosomatici, ma riferirono anche di sentirsi più felici.
“Da questi presupposti nasce il nostro progetto – sorride Luisella Frumento, responsabile dell’ASD Semplicemente Danza – Undici bimbi con diverse disabilità assieme a bambini normodotati danno vita a coreografie in grado di suscitare grandi emozioni sia a loro che agli osservatori. In pochi mesi di lezioni, hanno potuto partecipare a competizioni di danza sportiva con risultati eccellenti”.
La danza è un’attività motoria in grado di dare sensazioni positive dalle molteplici sfaccettature. E poter avviare allo sport, anche agonistico, bambini che devono ogni giorni affrontare i limiti imposti dalle loro abilità speciali diventa un concreto progetto di inclusione oltre che di necessario sostegno anche per le loro famiglie che possono aprirsi a qualcosa di inaspettatamente grande.