
Al termine della tre giorni di regate dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, sul bacino del Sea Forest Waterway, l’Italia del canottaggio torna a casa con due quinti posti ottenuti nel doppio PR2Mix, di Chiara Nardo (SC Padova) e Gianfilippo Mirabile (SS Murcarolo), e nel quattro con PR3Mix, di Cristina Scazzosi (SC Lago d’Orta), Lorenzo Bernard (SC Armida), Alessandro Alfonso Brancato (RYCC Savoia), Greta Elizabeth Muti (SC Olona 1894) e Lorena Fuina (SC Moto Guzzi) al timone.
Questo il pensiero del genovese Mirabile. “Sono contentissimo di questo risultato, abbiamo fatto una gara che era nelle nostre corde e, quindi, abbiamo dato il massimo in ogni fase di questa Paralimpiade. Sono stati i miei primi Giochi e il quinto posto per ora va bene, poiché il nostro obiettivo era quello di centrare la finale e poi come secondo obiettivo c’era ovviamente il podio. Oggi sono sono stati più bravi gli avversari e quindi non ho nulla da recriminare. Voglio ringraziare Luca Cecchinelli, il presidente della mia società, perché se sono qua è merito suo che mi ha invitato a fare canottaggio. Voglio utilizzare questo spazio anche per ringraziare il Centro Medico Antietà di Genova che, da dipendente, mi ha permesso di completare la preparazione e onorare i vari collegiali, poiché hanno sempre acconsentito ad ogni mia richiesta, anche se non sono un libero professionista. Un grazie particolare ai miei tre figli Ivan, Yuri e Dennis che quando sono via mi curano la casa e le mie due gatte. Grazie ai miei genitori, ai miei amici che mi seguono e mi supportano e, infine, grazie a Giovanni Santaniello, a tutto lo staff medico e fisioterapico e all’Italia del canottaggio che ci ha fatto sentire la loro vicinanza. Ora un po’ di riposo e si riparte ‘Road to Parigi’ … farò di tutto per esserci!”.