
Speranza, sport e vita si intrecciano nella storia di Antonia Brigati che, dopo aver attraversato un durissimo periodo a causa di un tragico incidente, sta continuando a vivere un sogno nell’ambito delle discipline cinofile. Dopo l’accaduto tre anni sulla sedia a rotelle, poi le stampelle e, infine, grazie a tanto impegno, il ritorno alla deambulazione senza ausili.
Da questi punti salienti nasce la passione per la Dog Dance, insieme al suo cane Sophie e ai fondamentali insegnamenti della responsabile nazionale Lusy Imbergerova. Due i suoi obiettivi: diffondere il messaggio di questa disciplina a persone di ogni abilità e provare a competere ai massimi livelli agonistici. Sul portale di Sportability Liguria si ripercorre la storia di Antonia attraverso le parole sue e di Lusy.
Il racconto di Antonia. Un incidente terribile, una serata da dimenticare e tante difficoltà:
“Circa vent’anni fa ho avuto un brutto incidente in moto, una macchina mi ha preso in pieno e mi ha distrutto praticamente il lato sinistro della gamba. Ho fatto anche un coma. Le speranze erano poche all’epoca e invece, fortunatamente, eccomi qua. Ho subito tanti interventi, ho fatto fisioterapia e per i tre anni successivi sono stata su una sedia a rotelle. Poi piano piano sono riuscito a mettermi sulle stampelle”.
Poi un regalo inaspettato e la vita che cambia:
“All’epoca avevo un ex fidanzato di Roma che mi fece il regalo più bello della mia vita: un cucciolo di labrador e un pacchetto di lezioni per fare educazione. Lì mi accorsi che ero riuscita a fare qualche passo verso il cane, in quel momento ho pensato che la mia gamba stesse funzionando, ce la posso fare”.
Poi è arrivata Sophie:
“Lei è il mio pastore australiano e con lei sto praticando la Dog Dance, ho iniziato da autodidatta, vedendo alcuni di YouTube, prima di sentire Lusy. Le ho raccontato la mia storia e abbiamo iniziato a collaborare”.
Antonia e Sophie, una coppia incredibile, formata, a livello sportivo, grazie a Lusy:
“Mi chiamo Antonia vivo a Genova e lei si chiama Sophie. Lucy mi aiuta a costruire la routine con Sophie facendo lezioni online ogni settimana. Essendo la più grande professionista in Italia di Dog Dance ha accettato subito di aiutarmi a realizzare questo sogno che è anche una sfida con me stessa e con il passato”.
Anche per Antonia continua la preparazione della gara di settembre:
“Ci alleniamo quasi tutti i giorni, lavoro permettendo, al campo di calcio della Voltrese che ci è stato messo a disposizione gratuitamente. E uno spazio indispensabile per la costruzione della mia routine che prevede una sedia a rotelle e quindi necessita di un terreno adeguato”.
Gli obiettivi nella Dog Dance:
“Beh per settembre spero proprio di fare una bella gara portando uno spettacolo originale che racconti un po’ la mia storia vissuta. Se invece devo pensare al lungo termine spero un giorno di diventare tecnico e poter insegnare questa mia passione”.
Il valore della carrozzina nella gara di Antonia:
“La carrozzina rappresenta un ostacolo che è stato presente nella mia vita e che fortunatamente sono riuscita a superare grazie alla mia forza di volontà ed all’ allenamento con i miei cani”.
Parola adesso a Lusy. Alla base di questa avventura c’è la passione per i cani:
“Fin da piccola, quando avevo 9 anni mi hanno regalato un libro dove veniva descritto un po’ di educazione base e qualche piccolo trick (tipo orsetto, dare la zampa, rotola…) e siccome all’epoca avevo Bobby, un cane meticcio che assomigliava ad un corgi, ho iniziato ad insegnargli qualche trick. Da quel momento in poi stare a contatto con i cani e lavorare con loro è diventata la mia quotidianità e la mia passione”.
Entrare in sinergia con i cani è fondamentale e si può creare un feeling:
“Bisogna passare tanto tempo con loro, instaurare un rapporto di fiducia e oltre alla routine quotidiana come nutrirlo, portarlo fuori a spasso e simili, le attività sportive cinofile rafforzano questa empatia. Negli anni ho scoperto che i cani che fanno sport hanno un atteggiamento mentalmente più aperto”.
La Dog Dance in Italia sta crescendo. Le prospettive:
“La Dog Dance in Italia sta facendo grossi passi in avanti anche grazie allo CSEN che nel 2016 ha iniziato ad organizzare gare e selezioni per i campionati europei e mondiali. Il motivo di crescente interesse è anche dovuto al fatto che la disciplina regala grandi emozioni al pubblico che assiste ad uno spettacolo unico e emozionante. Sempre nel 2016 sono partiti i primi corsi tecnici di Dog Dance e questo ha permesso a molte piu’ persone di abbracciare questa disciplina”.
Continua la preparazione alla gara di settembre, coreografia particolare:
“Dopo che è stata studiata la routine ora stiamo lavorando sui singoli blocchi e devo dire che Sophie sta rispondendo molto bene. Essendo la coreografia molto complessa speriamo di riuscire a raccontarla al meglio. Chi vuole vedere la storia di Antonia è invitato alla gara del 4/5 Settembre a Ospitaletto presso il Charlie Dog”.
Simone Fargnoli