Vittoria Oliva: “Il Tennistavolo mi rende felice”

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Vittoria Oliva: “Il Tennistavolo mi rende felice”

Vittoria Oliva, genovese classe 2008, ha sempre giocato a livello amatoriale, finché nel 2019 a Sestriere ha conosciuto, come lei stessa racconta, Patrizia Saccà, atleta  di tennistavolo, bronzo alle Paralimpiadi di Barcellona 1992
Un incontro fondamentale che la ha avvicinata di più a questo sport; Patrizia ha visto le potenzialità della ragazza e ha consigliato di insistere su questa disciplina.

Un’avventura che inizia con qualche difficoltà di troppo, perché a Genova non ci sono strutture adatte ai disabili. È a Savona che comincia ad allenarsi prima del Covid-19. Poi, grazie al padre, Vittoria trova finalmente il Tennistavolo Don Bosco Varazze, più vicino e più comodo partendo dal capolouogo. Una palestra totalmente accessibile e coach, Luca Lavoratti e Fabrizio Lattaro, che allenano e lavorano con passione, dedicandosi a lei in maniera eccellente. Inoltre, c’è una ragazza, Lavinia Cerruti, che le fa da sparring e la tiene costantemente allenata.

Una storia che ha un inizio particolare, come racconta Vittoria:

“Ero andata, per caso, in vacanza a Sestriere dove ho potuto praticare svariati sport, che nemmeno sapevo di poter praticare. Poi, grazie ad un’atleta paralimpica, che è Patrizia Saccà, ho potuto scoprire il mondo del Tennistavolo, un mondo che mi ha cambiato la vita”.

Tra risultati già conquistati e obiettivi da raggiungere:

“Sono arrivata seconda ai Regionali, seconda e terza ai Campionati Paralimpici Italiani. L’obiettivo è cercare di diventare ancora più brava e migliorare sempre di più, perché c’è tanto da imparare”.

 

Una grande soddisfazione è arrivata anche dal Premio Fotografico Nicali, nel quale Vittoria ha conquistato il primo posto nelle preferenze della giuria popolare:

“Un’emozione molto forte perché ho avuto un numero molto alto di like e non mi sarei mai aspettata di poter vincere”.

Il valore dello sport e l’importanza degli allenamenti sono assoluti:

“Posso praticare solo due allenamenti alla settimana, quando riesco, perché devo andare tutte le volte da Pegli a Varazze ed è comunque un viaggio, poi anche per la scuola. Le volte in cui posso andare ad allenarmi mi sento felice, lascio andare tutti gli altri pensieri, provando a migliorare sempre di più”.

Il ricordo più bello di questa breve ma intensa carriera sportiva:

“Il momento più bello è stato quando ai regionali sono riuscita a vincere la prima partita e ad arrivare seconda. È stata un’emozione molto forte perché è stato il primo campionato che ho fatto”.

Vittoria ha dedicato un grazie speciale a chi è sempre al suo fianco:

“Ringrazio il mio allenatore della società Tennistavolo Don Bosco Varazze; i miei genitori che hanno sempre creduto in me e Patrizia Saccà, appunto, che mi ha dato questa iniziativa”.

Il modo migliore per chiudere questa parte, perché tante altre pagine si potranno scrivere nel tempo su di lei, della storia di Vittoria sono le parole della mamma Giorgia:

“Purtroppo non essendo la palestra a Genova, Vittoria non può andare sempre due volte alla settimana ad allenarsi anche se, potesse, andrebbe tutti i giorni. Per lei lo sport è una ragione di vita, è quell’amico speciale che non ha. E grazie al Tennistavolo Don Bosco quell’amico lo ha decisamente trovato”.

Lo sport, insomma, è un’esperienza completa: fisica, mentale, sociale e molto altro ancora.

Simone Fargnoli 

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