Il Tennis in Carrozzina: coordinazione, tecnica e divertimento!

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Il Tennis in Carrozzina: coordinazione, tecnica e divertimento!

Riccardo Brunelli e il tennis in carrozzina. Il capoluogo ligure è punto di riferimento per tutta la Regione. Ancora una volta lo sport diventa fondamentale sotto tanti punti di vista come dimostra l’impegno condotto al CUS Genova su impulso della Federazione Italiana Tennis.

La giornata promozionale nel 2019, poi lo sviluppo e i primi importanti risultati:

“Due anni fa al Cus Genova abbiamo iniziato con la giornata promozionale di tennis in carrozzina dove sono venute a provare tante persone. Di queste alcune hanno deciso di continuare l’attività, anche se questa attività l’abbiamo già iniziata quattro o cinque anni fa, come Federazione Italiana Tennis, in un altro circolo con l’aiuto di vari enti che ci hanno comprato le prime carrozzine.  Vedo che, dopo l’iniziale fatica, adesso cominciamo a raccogliere i primi frutti e l’interesse di alcuni giocatori che vengono con piacere, si divertono e imparano”.

La sede genovese del Cus il punto di riferimento non solo del capoluogo ma di tutta la Liguria. Incontriamo Brunelli insieme agli atleti Michele Briano, Stefano Gatto e Gerry De Falco.

“Abbiamo giocatori di Genova, un atleta da Loano e uno di Albenga. Insomma riusciamo, qui al Cus Genova, ad essere il polo del tennis in carrozzina non solo per il capoluogo ma per tutta la Liguria”.

Le differenze con il tennis per normodotati sono presenti ma lo spettacolo non cambia:

“Tecnicamente non ci sono grandi differenze con il tennis per normodotati. Per quanto riguarda il regolamento c’è solo il doppio rimbalzo di diverso. Per il resto ci sono delle tempistiche diverse di esercizio perché il movimento della carrozzina comporta molta fatica e quindi il gioco si sviluppa più lentamente. Le progressioni didattiche si somigliano parecchio”.

Riccardo Brunelli sottolinea come l’impegno della società non sia solo quello dell’attività di allenamento:

“Non facciamo solo attività di allenamento. Ci sono le giornate promozionali, giornate di insegnamento. In particolare il giovedì mattina. Ha appena iniziato un ragazzino, di quattordici anni, che viene a provare il sabato mattina con anni, un’altra insegnante. Quindi è sperabile che anche nel mondo dei giovani e della scuola ci sia sempre maggiore interesse. Noi cerchiamo di mettere a conoscenza tutti per poter intraprendere un’attività molto sfidante che, anche a livello agonistico, può dare tante soddisfazioni”.

In questo periodo particolare, legato alle normative da rispettare per contrastare l’emergenza Covid-19, il tennis non si è mai fermato:

“Nelle difficoltà di questo momento quelli che lavorano nel mondo del tennis sono più ‘fortunati’ perché l’attività non si è quasi mai interrotta, a parte tornei e manifestazioni che hanno bisogno di distanziamento. Questo è il motivo per cui i campi sono quasi sempre tutti impegnati da tutte le attività”.

Brunelli spiega anche i benefici fisici per coloro che decidono di approcciarsi a questa disciplina:

“Ci sono dei benefici fisici. Sviluppando questa attività gli atleti che hanno varie problematiche possono giovarne. Chi ha una paraplegia è aiutato dal tennis in carrozzina per riprendere meglio alcune funzionalità di fasce muscolari che si erano addormentate”.

Per iniziare ed avvicinarsi al tennis in carrozzina è tutto molto semplice. Le indicazioni del dirigente:

“Si può rivolgere qui al Cus Genova, in segreteria, oppure presso il comitato della federazione italiana Tennis di Viale Padre Santo e poi possiamo prendere accordi per sviluppare ulteriormente le ore didattiche qui al Cus”.

Simone Fargnoli

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