Alfiere della Repubblica, Diego sulle vette in carrozzina. La bandiera della Regione Liguria nelle sue mani

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Alfiere della Repubblica, Diego sulle vette in carrozzina. La bandiera della Regione Liguria nelle sue mani

Si può dire che sia salito sino al Quirinale, Diego Barbieri, quattordicenne di Ceranesi. Una scalata che ironicamente si potrebbe dire ostica per i vari convocati dal Presidente Mattarella in questi mesi burrascosi, Diego invece è stato chiamato dal destino a una sfida grande come una montagna, non si è tirato indietro e si è issato sulla sua carrozzina sino a diventare un simbolo dell’Italia, dall’alto delle vette Liguri.

Un viaggio che non ha affrontato da solo: Diego fa parte della cosiddetta “Classe di Montagna”, la sezione D dell’Istituto Alice Noli di Campomorone e Ceranesi, del professor Stefano Piana, coordinatore di un progetto volto a coinvolgere gli studenti sui temi cari alla natura e alla cultura dei monti.

I giovani studenti di queste classi sono invitati a esplorare e conoscere sin da piccoli la bellezza della loro terra, con frequenti gite che però non si limitano a fargli fare del sano escursionismo. L’obiettivo è fargli acquisire consapevolezza del mondo che gli circonda, di quello che può dargli e di quello che è necessario fare per preservarlo per le future generazioni.

Tra loro, Diego Barbieri. A causa di un brutto incidente occorsogli a 8 anni mentre si trovava in un bosco con il papà Marco e il fratello minore, ha dovuto passare attraverso una serie di dolorose operazioni ed è stato costretto a dipendere per la sua mobilità dall’uso della carrozzina. Tali difficoltà però non lo hanno mai fermato. Con una joelette, una sedia speciale pensata apposta per condurre i disabili sui sentieri più impervi, è riuscito persino a raggiungere le cime più difficili.

Ha spiegato il padre:  «Gli studenti fanno escursioni, gite, attività pomeridiane. Il docente che segue questa attività, Il prof. Stefano Piana, ha voluto Diego con sé per dimostrare che niente era precluso. Noi da subito eravamo preoccupati e invece, grazie a questa classe, si è appassionato tantissimo. Diego in parte cammina e in parte va con la carrozzina, e prima del Covid ha partecipato anche a uscite di diversi giorni»

Da Roma è arrivata l’alta onorificenza al merito, il Presidente Sergio Mattarella lo ha nominato giovedì 11 marzo Alfiere della Repubblica. La notizia gli è arrivata mentre era a scuola, in mezzo ai compagni di tante avventure su per i bricchi, una coincidenza fortunata considerando i limiti imposti dalla pandemia. Nonostante la gioia e l’orgoglio immensi per lo straordinario e meritato riconoscimento, non ha lasciato che turbasse la sua quotidianità e nel pomeriggio è andato a svolgere attività sportiva in un centro apposito.

 «Siamo ancora molto frastornati» -ha raccontato sempre il papà- «ci hanno avvertito intorno all’una e subito hanno iniziato a chiamarci tutti gli amici. Noi viviamo in un paese e la storia di Diego, del suo incidente, aveva colpito tutti, e ora sono felici di festeggiare con lui. Questo è un riconoscimento che ci fornisce la forza per superare le difficoltà di ogni giorno. Spero che, per lui, possa essere una spinta per superare i momenti di sconforto»

Gli Alfieri di quest’anno, 28, sono stati proclamati tali «per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali», e «per rappresentare “attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia». Un invito a non cedere mai di fronte alle avversità del destino e a dare sempre e comunque il meglio di sé, ed essere così un esempio per la comunità. Diego è così testimone non solo di coraggio e resistenza nelle traversie, ma anche dell’importanza del rispetto della natura e dell’attività sportiva. Un ciclo di rinforzo continuo: l’ambiente, il corpo, la mente.

«Diego è un esempio della grande capacità di lottare e raggiungere degli obiettivi e bene ha fatto il nostro Presidente Mattarella ad insignirlo di un’onorificenza così importante. In un momento in cui tutti stanno lottando per la vita e per sconfiggere la pandemia, credo che l’esempio di un ragazzo che ha vissuto un’esperienza molto difficile, ma che ce l’ha fatta, ci ricorda la grande capacità umana di risolvere i problemi e di vincere la sorte». Sono le parole con cui il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti oggi ha accolto Diego Barbieri in sala Trasparenza per consegnargli, insieme all’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo, la bandiera della Regione Liguria.

Oggi lo studente della 3 D dell’Istituto comprensivo Alice Noli di Campomorone, è stato ricevuto in Regione, alla presenza di alcuni compagni, e con la sua classe collegata in video conferenza a sostenerlo, con il papà, il presidente dell’Istituto comprensivo, Giacomo Arena, il professor Stefano Piana, i sindaci di Campomorone e di Ceranesi e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ettore Acerra.

«Quella di Diego è una storia commovente, ma anche di grande stimolo – ha concluso l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo – Questo riconoscimento per Diego non è personale ma è il riconoscimento per l’intera classe, la 3 D dell’Istituto di Campomorone, una classe che ha saputo unirsi fare percorsi in montagna e permettere a un ragazzino come lui, vittima di un incidenza terribile, di poter scalare di nuovo le montagne. Ci è riuscito Diego ed è ritornato a vivere, grazie ai suoi compagni, e ora è colui che trascina gli altri. Credo che fosse doveroso da parte nostra riconoscergli la bandiera della sua regione per il grande insegnamento che ci ha dato, a testimonianza che la scuola c’è e sa dare ancora grandi lezioni».

Giustamente fiera e felice pure il sindaco della Ceranesi che ha reso tutto questo, Anna Molinari: «Sono contentissima è molto orgogliosa di questa onorificenza, perché Diego è un ragazzino che ha dimostrato di essere fortissimo, soprattutto dal punto di vista emotivo».

Federico Burlando

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