Sabato 17 ottobre si è svolta, con ampio e rinnovato successo, la 4° giornata promozionale di tennis in carrozzina presso il CUS Genova di Via Monte Zovetto, diventata da ormai quasi due anni punto di riferimento per questa sfidante e socializzante disciplina che sta ottenendo sempre più interesse fra gli atleti paralimpici della Liguria.
Tutto ha avuto inizio nel 2017 quando viene organizzata la prima giornata presso il Circolo Baby del Tennis di Via Gobetti, con superficie in erba sintetica ed in collaborazione con CIP, FIT e Lions Ge/Sampierdarena che hanno permesso, con l’acquisto delle due carrozzine, ancora oggi in uso, di dare il via a quello che è stato una sorta di anno zero per il movimento wheelchair tennis nella nostra Regione.
Quest’anno l’evento è stato egregiamente organizzato da CIP ed INAIL con la Supervisione del Comitato Ligure FIT per il tramite del Fiduciario Regionale per il tennis in carrozzina.
“Abbiamo assistito a sessioni di gioco e di prova carrozzine sia mattutine sia pomeridiane sotto il controllo di maestri ed istruttori messi a disposizione dalla Federtennis e Cus Genova, sede preferita alla precedente sia per comodità di accesso, sia per la superficie di gioco più adatta allo scorrimento delle ruote – racconta il responsabile Riccardo Brunelli -. Al termine della giornata, inframmezzata da un gustosissimo catering al quale gli atleti non si sono giustamente sottratti per recuperare le energie, l’interesse e la voglia di provare ancora è stato tale che sono nati i primi accordi per mettere in agenda un corso dedicato, recentemente inaugurato al giovedì mattina”.
Il Cus Genova ha collaborato in ogni dettaglio con il Comitato FIT Liguria per la realizzazione dello stesso nonostante le mille difficoltà per alcuni ostacoli nell’accesso alle strutture e le chiusure della zona arancione per d.p.c.m. covid che non ha permesso lo spostamento di atleti da fuori Genova.
Dopo 4 anni e le immense difficoltà incontrate si iniziano a vedere i primi risultati, ben consci che sia ancora molta strada da percorrere per rendere quanti più circoli tennistici agibili ai disabili, abbattendone le barriere architettoniche ancora presenti.